RICORRENZE

CAI Consiglia

Settimana in bicicletta a LANZAROTE.


Dal 29 Maggio al 5 Giugno 2016

Guarda le foto della gita.

La settimana in bicicletta 2016 è stata decisamente diversa da quelle degli anni scorsi! Diversa per la lontananza da casa (abbiamo dovuto usare l'aereo!) per il clima e per il paesaggio nel quale abbiamo pedalato!
Lanzarote è l'isola più nord-orientale

dell'arcipelago spagnolo delle Isole Canarie ed è situata a circa 100 Km dalla costa africana del sud Marocco; il clima è solitamente caldo e secco, a causa dei venti caldi provenienti dal Sahara i quali si alternano con le brezze dell'Atlantico; le precipitazioni sono molto scarse e si concentrano prevalentemente nella metà nord-occidentale dell'isola.
Ma la caratteristica principale dell'isola è la sua natura vulcanica: ovunque si volga lo sguardo appare l'inconfondibile sagoma di un vulcano, e ce ne sono decine e decine, spesso circondati dalle evidenti tracce di imponenti colate laviche!
Ad accoglierci all'arrivo all'aeroporto incontriamo la nostra guida Michele che per tutta la settimana ci accompagnerà alla scoperta dell'isola (per informazioni su soggiorno, trekking, visite guidate ecc., vi consigliamo "Lanzarote Active Club" http://www.lanzaroteactiveclub.com/it/lanzaroteactiveclub/home/).
Raggiungiamo il resort presso il quale alloggeremo in questi giorni e dopo aver sistemato le valige iniziamo la vacanza...con un bel bagno in piscina! Michele ci consegna le belle biciclette che per oggi resteranno ancora ferme ai box.

Lunedì 30 Maggio
Primo giorno di pedalata con partenza direttamente dal resort di Costa Teguise dove alloggiamo; oggi con Michele scopriremo la parte nord orientale dell'isola; prendiamo la strada che in leggera salita ci porta a nord dell'abitato di Costa Teguise per poi svoltare a destra verso est fino a raggiungere il caratteristico paese di Guatiza;
come spesso succederà anche nei prossimi giorni, al mattino il cielo è sempre leggermente velato di grigio per poi schiarirsi a mattinata inoltrata; un'altra caratteristica che iniziamo a conoscere oggi e che ci accompagnerà per tutta la vacanza è il vento...ma per questo siamo abbastanza allenati grazie al nostro vento valsusino!
Superiamo Guatiza,attraversiamo l'abitato successivo chiamato Mala e ci portiamo lungo il mare prima ad Arrieta e poi a Punta Mujeres; pochi chilometri dopo raggiungiamo la prima meta della giornata: Jameos del Agua.
Gli Jameos del Agua si trovano all'interno del tunnel vulcanico derivato dall'eruzione del vulcano Monte de la Corona.Devono il proprio nome all'esistenza di un lago interno che costituisce una singolare formazione geologica. Trovandosi al di sotto del livello del mare, si formano per filtraggio.Il tunnel formato dall'eruzione del vulcano Monte de la Corona è uno dei più lunghi al mondo (oltre sei kilometri). Il distacco parziale del soffitto di un segmento di questo tunnel forma una struttura denominata con il termine aborigeno di "jameo", che altro non è che l'apertura o bocca del terreno che consente l'accesso alle diverse grotte. Gli oltre sei kilometri conosciuti si estendono dal cratere del vulcano fino ad addentrarsi nel mare in un tratto sottomarino di un kilometro e mezzo.
Gli Jameos del Agua sono il primo Centro d'Arte, Cultura e Turismo creato da César Manrique nato nel 1919 ad Arrecife, la capitale dell’isola di Lanzarote, che è stato uno degli esponenti maggiori della voce artistica delle Canarie lasciando un segno indelebile su quest’isola tant'è ovunque è possibile vedere tracce del suo operato.
Molto suggestiva la visita di questi ambienti ricavati all'interno di queste parti di tunnel vulcanico; all'interno della prima parte del percorso scopriamo un lago naturale dalle acque limpide e cristalline che ospita alcune specie endemiche di grande interesse scientifico tra cui spiccano i famosi granchi ciechi che costellano il fondo roccioso del lago. L'oscurità della grotta provoca la carenza di pigmentazione. Questo raro esemplare, unico al mondo, dal colore bianchiccio e lungo appena un centimetro, è il simbolo degli Jameos del Agua.
Riprendiamo il nostro cammino ripercorendo a ritroso il percorso di andata, fermandoci per una sosta sulla bella e ampia spiaggia di Arrieta. Il sole è ora bello potente e anche se l'aria secca ne limita la percezione, è meglio spalmarsi bene bene di crema solare, per evitare spiacevoli scottature!
Pochi chilometri a sud di Arrieta attira la nostra attenzione un bel mulino a vento che si erge su una piccola altura: siamo arrivati al Jardin de Cactus, altra incredibile creazione di Manrique.
Il Giardino dei Cactus rappresenta un magnifico esempio di intervento architettonico integrato nel paesaggio. César Manrique realizza questo complesso architettonico mantenendo l'indissolubile binomio arte-natura che si respira in tutte le sue opere. L'interno presenta una struttura circolare con sinuosi sentieri lastricati e scalinate che collegano le diverse aree destinate a giardino dell'interno.
Qui si trovano oltre settemiladuecento esemplari di più di millecento specie diverse di cactus, originari dei luoghi più disparati del mondo. Passeggiamo in questo incredibile giardino alla scoperta di cactus dalle forme e dimensioni più disparate! Molto bello!
Riprendiamo le biciclette e dopo una bella deviazione su strada sterrata ai piedi del vulcano Tèjida ritorniamo soddisfatti al resort! Il primo assaggio di Lanzarote ci è piaciuto molto, una buona premessa per i prossimi giorni!

Martedì 31 Maggio
Ristorati dall'abbondante colazione siamo pronti per la seconda pedalata! Il programma di oggi prevede un "cost to coast" dalla costa sud sino alla costa nord passando per l'entroterra dell'isola.
Partiamo anche oggi direttamente in bicicletta dal resort di Costa Teguise e ci dirigiamo verso nord con una dolce salita, solo a tratti più impegnativa, che ci porta ad attraversare prima l'abitato di Teseguite per poi giungere nella città di Teguise. Questa graziosa cittadina dalle caratteristiche case bianche è stata per anni la capitale Lanzarote; è posta ad una altezza di circa 220 metri e il suo centro storico, composto da bianchi vicoli con numerosi negozi e trattorie, è dominato dalla bella Chiesa di Nuestra Señora de Guadalupe e dal suo alto campanile.
Prima però di rilassarci nel centro di Teguise, ci inerpichiamo per la ripida strada che conduce al Castillo de Santa Bárbara: fortezza del secolo XVI, oggi sede del Museo della Piratería, sorge sull'estremità del vulcano che sovrasta Teguise; da qui si gode di un panorama a 360° che praticamente abbraccia tutta l'isola; nel passato infatti questo castello è stato costruito proprio in questa posizione per poter controllare il mare e avvistare eventuali navi di pirati o altri possibili pericoli.
Da Teguise proseguiamo in direzione nord in leggera discesa e, sfidando il forte vento contrario, raggiungiamo la spiaggia di Famara. Questa spiaggia ha ben cinque chilometri di sabbia dorata ed è ideale per praticare sport come windsurf o kitesurf grazie al suo vento e alle sue onde; numerosi infatti sono i surfisti che scorgiamo danzare tra le onde; noi ci accontentiamo di una bella e rilassante siesta in riva al mare nella tranquilla baia di Caleta de Famara!
Carichiamo le biciclette sul furgone di Alfonso, che ogni giorno ci segue nel nostro scorrazzare per l'isola ed interviene in caso di necessità, e ci dirigiamo a Taiche dove visitiamo la Fundacion Cesar Manrique che ha come sede espositiva di alcune opere del grande artista locale nella casa dove ha vissuto il grande pittore, casa da lui stesso progettata, costruita e decorata. Ancora una volta si vede la mano di Manrique e la sua profonda passione per la natura, per l’integrazione dell’umano con l’elemento verde e naturalistico.E' un piacere passeggiare nelle varie stanze ricavate all'interno di grotte vulcaniche dove si gode di una esperienza di armonia tra la natura circostante e il prodotto dell’uomo, che non vuole distruggere, non vuole dominare, non vuole imporre: vuole solamente decorare ed abbellire quanto può ciò che esiste, vivendo con bellezza e comodità.
Dalla Fundacion riprendiamo le biciclette e dopo pochi chilometri rientriamo a Costa Teguise...per un rilassante aperitivo a bordo piscina!

Mercoledì 1 Giugno
Iniziamo oggi con un breve trasferimento in auto fino a raggiungere il centro dell'isola nei pressi di Mozaga dove visitiamo il monumento al campesino, un'altra opera di Cesar Manrique, che ha pensato fosse necessario un monumento dedicato ai vari “campesinos”, ai contadini di Lanzarote che con il loro lavoro fanno fiorire la natura aspra e arida del luogo.
Ci trasferiamo poco distante, a Masdache, dove iniziamo la nostra pedalata; la prima parte del percorso ci fa immergere nelle vaste e "particolari" coltivazioni della vite: particolari perchè noi siamo abituati ai filari alti e allineati delle nostre colline; qui invece la coltivazione dei vitigni rende il paesaggio di ancora più unico di quanto non lo sia già poiché ogni vite viene fatta debitamente crescere e maturare all’interno di una sorta di “grande buco” che, considerando la ventosità dell’isola, viene poi protetto da semicerchi di roccia. I vigneti vengono piantati direttamente nel terreno e coperti dalla pietra lavica che dona essa stessa, insieme al terriccio, un profumo e un sapore unico ai vini.
Raggiungiamo così Tinajo dove visitiamo l'importante chiesa Ermita de los Dolores meta di un grande pellegrinaggio annuale. Proseguiamo la pedalata e seguendo Michele cambiamo decisamente paesaggio: una stradina sterrata ci fa entrare in una immensa colata di lava! Durante le grandi eruzioni del 1730 furono sommersi dalla lava i campi più fertili dell'isola e alcuni villaggi: 30 crateri entrarono in eruzione contemporaneamente, inghiottendo villaggi e coprendo i campi con uno strato di cenere e lapilli; ci troviamo così a pedalare in questo ambiente primordiale, spettacolare e impressionante, testimonianza diretta della forza e della potenza della natura.
Lasciamo per un attimo le bici e con una breve escursione a piedi raggiungiamo il vulcano El Cuervo...il Corvo...dove, tramite una spaccatura laterale, entriamo nel grande cratere, oggi ricoperto da una bassa vegetazione di fiori ed erbe e colorato dalle numerose sfumatore di rosso delle rocce vulcaniche!
Pedaliamo ancora per qualche chilometro nuovamente tra distese di vitigni...rotondi e ci fermiamo per pranzo; dopo avere visto tanti vigneti passiamo ora ad assaggiare il "frutto" di tutte queste uve: in una spettacolare cantina abbiamo la possibilità di assaggiare alcuni tipici di vini locali, tutti squisiti, e di fare qualche acquisto come "souvenir" di Lanzarote!
Proseguiamo la giornata trasferendoci a visitare la principale attrazione naturale di Lanzarote: il parco Nazionale di Timanfaya. Il Timanfaya è un grande parco vulcanico che occupa una larga parte della zona occidentale dell’isola. E' caratterizzato da una immensa area fatta paesaggi marziani, dai colori rosso o bruno scuro, da formazioni rocciose dalle forme incredibili nate dallo scorrere della lava: un paesaggio veramente affascinante che incanta per la sua imponenza e potenza. La visita al parco è strettamente regolata e si può percorrere la tortuosa stradina solo a bordo dei bus gestiti dai guardiaparco.
Con ancora negli occhi l'incredibile paesaggio di Timanfaya, Michele e Adolfo ci fanno scoprire ancora un'altro spettacolare panorama dell'isola: ci rechiamo infatti a El golfo, un cratere di vulcano che si è formato direttamente sulla costa dove l'acqua ha lentamente distrutto il lato prospicente il mare creando al centro del cratere un lago verde separato dall'oceano da una spiaggia nera, il tutto circondato da spettacolari rocce rosse di varie tonalità: una visione spettacolare e dal fascino incredibile!
Ci avviamo sulla strada del ritorno seguendo per un tratto la selvaggia costa vulcanica e ci fermiamo ancora un attimo ad ammirare dall'altro le vecchie saline de Janubio. Oggi abbiamo attraversato e visitato posti e paesaggi veramente incredibili e spettacolari!

Giovedì 2 Giugno
Oggi giornata libera dedicata al relax e al turismo! Decidiamo comunque di uscire con le nostre biciclette e, consigliati da Michele, partendo dal nostro resort decidiamo di percorrere la bella pista ciclabile che segue la linea di costa di tutto il territorio di Costa Teguise, prima costeggiando i vari resort e poi con tratti più caratteristici e naturali; giungiamo così nella capitale di Lanzarote, Arrecife, che proprio sul mare presenta alcune fortificazioni antiche, di cui una ospita il Museo di Arte contemporanea e un bel lungomare ideale per le passeggiate; qualche chilometro dopo Arrecife è da segnalare il particolare passaggio della pista ciclabile proprio all'inizio della pista di atterragio dell'aeroporto: infatti, sia all'andata che al ritorno veniamo "sfiorati" dai numerosi aerei che ogni giorno atterranno sull'isola!
Proseguiamo ancora nel nostro percorso e raggiungiamo Puerto del Carmen, situata nella parte sud dell'isola, che è la località più importante dal punto di vista turistico di Lanzarote, offre molteplici possibilità per fare sport acquatici, un'ampia varietà di negozi, alberghi, pub e ristoranti; molto belle e frequentate sono le numerose spiaggie che si affacciano sulla lunga passeggiata sul mare. Questa località rappresenta il lato più turistico e commerciale di Lanzarote, sicuramente meno affascinante di quanto abbiamo visto e visitato nei giorni scorsi.
Ci spingiamo a pedalare fino al termine della pista ciclabile e della passeggiata sul mare; il ritorno lo affrontiamo seguendo lo stesso percorso dell'andata approfittandone per fare un bel bagno!

Venerdì 3 Giugno
La giornata di oggi inizia con un trasferimento in auto nella parte nord orientale dell'isola, ci portiamo in quota nei pressi della chiesa di Hermitas de las Nieves da dove si può ammirare un ampio panorama sulla costa sottostante; ci immettiamo sulla strada principale e iniziamo a scendere con una serie di bei tornanti fino a raggiungere il paese di Haria; qui costeggiamo l'ultima dimora di Manrique che ospita oggi un museo delle sue opere. Proseguiamo il nostro cammino dirigendoci dicisamente verso nord: la strada per un certo tratto si impenna e con l'aggiunta del vento contrario rende l'ascesa faticosa! Ma la fatica è ben ripagata dallo spettacolare panorama che possiamo godere dal caratteristico "Mirador del Rio", una costruzione mimetizzata e scavata nella roccia a picco sul mare sottostante, o meglio, sul tratto di mare che assomiglia ad un piccolo "rio" che separa Lanzarote dall'isolotto di "La Graciosa". Naturalmente anche questa spettacolare costruzione è opera della fantasia di Cesar Manrique!
Lasciamo il Mirador e ci lasciamo trasportare dalla piacevole discesa verso il mare, dapprima con un tratto molto panoramico sul mare e poi tra le colture eroiche che cercano di far nascere qualcosa dall'arido terreno vulcanico. Giungiamo così ad un'altra spettacolare attrazione di Lanzarote: la Cueva de los Verdes. Questa cueva è una lunga galleria sotterranea creata dallo scorrere della lava che dal vulcano Monte Corona scendeva verso il mare; la galleria è lunga più di sei kilometri e la sua parte finale si trova addirittura sotto il mare! Un tratto della galleria è visitabile accompagnati dalle guide e così ci addentra in questa incredibile formazione naturale resa ancora più spettacolare dai giochi di luce, dai passaggi stretti e arroccati e dalle ampie camere vuote, dove addirittura vengono eseguiti dei concerti musicali data l'acustica perfetta!
Anche oggi siamo rimasti affascinati dalle bellezze di Lanzarote! Rientriamo alla base soddisfatti!

Sabato 4 Giugno
E' purtroppo giunto l'ultimo giorno di escursioni alla scoperta di Lanzarote. Per chiudere in bellezza il programma odierno prevede l'escursione sull'isola de "la Graciosa": questa isola si trova di fronte all'estremità nord orientale di Lanzarote..ed è proprio quella che ieri abbiamo ammirato dall'alto del Mirador del Rio! Con Michele e Adolfo ci rechiamo in auto e bici al seguito fino al ridente paese di Orzola, da dove partono i traghetti per la Graciosa. Dopo esserci imbarcati, prima un breve tratto in mare aperto per poi entrare nel "Rio", il canale di mare che separa Lanzarote dalla Graciosa; dopo quasi un'oretta di navigazione eccoci attraccare nel porticciolo di Caleta de Sebo, la principale località dell'isola....ed in pratica anche l'unica! Questo piccolo paesino è caratterizzato dalle basse case bianche e dalle stradine sterrate e dalla assenza di autovetture! Sono presenti solo alcuni fuoristrada utilizzati per accompagnare i turisti in alcune spiagge dell'isola; affacciati sul piccolo porticciolo alcuni negozi e alcune trattorie; oggi c'è anche un pò d'aria di festa: nella piccola e graziosa chiesetta, che visitiamo, ci accoglie addirittura il vescovo di Lanzarote, che già avevamo addocchiato sul traghetto, oggi presente per celebrare le cresime!
Iniziamo a pedalare seguendo l'unica strada che esce dal paese in direzione nord, e dopo avere attraversato il centro dell'isola ci portiamo sulla costa settentrionale; il paesaggio è stupendo, selvaggio e arido, circondato dai createri di vecchi vulcani. Ci fermiamo per una sosta e per una passeggiata nella deliziosa spiaggia "playa de las Conchas", sicuramente una delle più belle e caratteristiche, dalla sabbia dorata su cui si infrangono imponenti onde! Alle spalle delle spiaggia si innalza un bel vulcano ...che sembra messo lì per farsi scalare! E così, seguendo l'evidente traccia, ci inerpichiamo sul ripido costone e giungiamo in cima la vulcano sul bordo del cratere, da dove ammiriamo lo stupendo panorama!
Tornati alle bici proseguiamo il nostro tour dell'isola sula strada sterrata che segue la costa e in alcuni punti ci costringe a scendere e spingere per superare gli accumuli di sabbia portati dal vento.
Giungiamo così nell'unico altro paese dell'isola, Caleta de Pedro Barba, luogo incantevole e con un mare stupendo: ne approfittiamo per pranzare, per riposarci e per un bel bagno!
Riprendiamo il percorso e dopo alcuni chilometri "chiudiamo l'anello" ritornando a Caleta de Sebo; sul porticciolo ci sediamo ai tavoli di una trattoria per goderci una buona birra e lo stupendo paesaggio.
Il traghetto ci riporta a Orzola dove concludiamo questa giornata prima di ritornare all'albergo; prima di rientrare ci stringiamo l'un l'altro affiancati per la foto ricordo di gruppo, tutti insieme con Michele e Adolfo.

Domenica 5 Giugno.
Preparate le valigie per il ritorno, ci concediamo ancora qualche ora di relax e un'ultima breve pedalata in riva mare, dove pranziamo in un caratteristico locale affacciato sugli scogli a due passi, nel vero senso della parola, dalle onde del mare!
Ci congediamo da Michele che ci ha accompagnati fino all'aeroporto: a lui va veramente un grande ringraziamento da parte di tutti noi per la sua competenza, simpatia, pazienza e grandissima professionalità! Sicuramente Lanzarote è bella ma lo è ancora di più se c'è chi, come Michele, sa fartela apprezzare in ogni suo aspetto!
L'aereo di impenna e dal finestrino diamo ancora un'ultimo sguardo all'isola che ci ha accolti e coccolati per tutta la settimana: la bella Lanzarote!

M.M.

 

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