RICORRENZE

CAI Consiglia

Trekking Sicilia Orientale del CAI di Susa


 Settembre 2024

La Sicilia orientale è quella parte dell'Isola di Sicilia che si affaccia sulla costa ionica ed è quella che fu maggiormente influenzata dalla civiltà greca È costituita dalle città

metropolitane di Catania e Messina e dai liberi consorzi di Siracusa e Ragusa.
Ad esse, per tradizione, si aggiungono alcuni comuni del libero consorzio di Enna.
La stessa è quella parte dell'isola che presenta il più alto rilievo montuoso, l'Etna e la più vasta pianura, la Piana di Catania.
Dopo il volo areo da Torino a Catania è stata la meta ed il piacevole soggiorno per una settimana verde di 52 soci del CAI di Susa.
Un elegante Hotel Santa Tecla di Acireale ci ha accolto ed ospitato per quattro giorni con la sua struttura imponente, in un ambiente accogliente e con camere e ristorante vista mare, una piscina, una cucina di tutto rispetto con piatti mediterranei.
Per entrare nella giusta atmosfera con l’ausilio tecnico e didattico di due guide vulcanoliche, la settimana è iniziata con un’escursione di 6 Km. sull’Etna sud con un clima invernale e nuvoloso che non ci ha permesso di vedere la punta del vulcano.
Ben diversa è stata la seconda giornata soleggiata con la scoperta della Valle dell’Alcantara, attraversando zone coltivate e boschi, costeggiando il fiume per scendere sulla riva in prossimità delle famose gole profonde e camminare nelle acque non particolarmente calde.
Nel pomeriggio dopo un breve tragitto in bus fino a Francavilla di Sicilia abbiamo raggiunto il breve sentiero delle Gurne ammirando i laghetti e le sue incantevoli attrazioni storiche.
L’escursione “Etna Versante Nord” ci ha impegnato il quarto giorno con un trekking di media difficoltà della durata di circa 6/7 ore e di Km.15 circa alla scoperta delle fratture eruttive e le bocche dei suoi crateri, il rifugio Timparossa e la visita della Grotta dei Lamponi.
Quinto giorno: Siracusa, città Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, una delle colonie greche più antiche ed importanti del Mediterraneo ci ha ammaliato visitando il sito archeologico, l’orecchio di Dionisio (dove per sentire l’eco abbiamo cantato la Montanara ed il Signore delle Cime), la cavea del teatro greco o dell’anfiteatro romano.
Nel pomeriggio visita guidata del mercato e del centro nonché del quartiere Isola di Ortigia, il, più antico della città, al centro del quale si trova il Duomo barocco, ricavato dentro un tempio greco.
Il sesto giorno ci siamo trasferiti a Noto presso il Gran Hotel Sofia.
Prima tappa la Riserva di Vindicari, una delle riserve più rappresentative d’Europa con la sua tipica macchia mediterranea e con centinaia di specie di uccelli che la scelgono ogni anno come zona di riproduzione prima della trasmigrazione in Africa.
Con un breve tragitto in bus ecco Maramemi, meraviglioso borgo marinaro di Pachino. Di rilievo il Palazzo del Principe di Villadorata e la Chiesa della Tonnara con i suoi numerosi locali commerciali ricchi delle specialità siciliane, molto apprezzate dai nostri soci.
Il giorno dopo escursione nella bellissima cornice della Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile della lunghezza di circa km. 8, raggiungendo il fiume ed il celebre “Urvu di Maruzza”, laghetto naturale profondo 20 metri che ha permesso di rigenerarsi con un fresco bagno..
Termine del nostro Trekking nel pomeriggio con visita guidata di Noto, la “Capitale del Barocco siciliano, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, definita anche il “Giardino di Pietra”, per la particolare pietra rosata locale con cui si sono costruite molte chiese delle quaranta della Città e delle abitazioni.
Tra gli innumerevoli monumenti ricordiamo la Cattedrale di San Nicolò, il Palazzo Ducezio, posto di fronte alla Cattedrale e sede del Municipio, con il grande loggiato formato da 11 arcate.

Il CAI, nella persona del suo Presidente Claudio Rolando, ringrazia tutti i partecipanti per l’affiatamento e la disciplina dimostrati durante l’intero soggiorno mentre i soci tutti ringraziano a loro volta Claudio per la riuscita organizzazione della settimana verde siciliana.

Eligio Alasonatti

 

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