Ci sono parole che non vorresti scrivere, frasi che non vorresti comporre, storie che non vorresti raccontare, vivere dei momenti nella vita quando trovare le parole per salutare una grande amica, nel suo ultimo viaggio, diventa difficile. Oggi è uno di questi, perché
non ci saranno mai parole sufficienti per ricordare la donna che è stata Aurora Adini.
Cara Aurora, cara Amica, cara Presidente.
Desideriamo darti l’ultimo saluto anche noi, amici e soci del CAI.
Il mistero della morte ti ha sottratto visibilmente ai nostri occhi.
Non c’è suono di marcia né voce imperiosa come il tempo né affetto alcuno che ti possa destare.
Il tuo cuore si è fermato senza nemmeno concludere di fare quella cosa che tanto avevi sempre amato: scalare cioè una montagna e particolarmente durante la settimana all’isola d’Elba che avevi preparato con gioia e passione.
Come ha ricordato il vice presidente Claudio in una intervista è una perdita gravissima la tua.
Abbiamo potuto apprezzare la Tua straordinaria energia interiore, ci eravamo convinti che Tu avessi una particolare dispensa rispetto ai mali di questo mondo. Credevamo, insomma, che avresti continuato per molti anni a scalare con noi le nostre amate montagne. Con la Tua improvvisa scomparsa, invece, lo sgomento prima e il dolore, poi, ci hanno sopraffatto.
Uno dei momenti più crudi è stato quando, ormai accasciata per terra, è stata lacerata la maglietta che avevi voluto a ricordo della gita elbana e che per ricordo la indossiamo in questo momento, per poter permettere un pronto soccorso al dott. Gualtiero, all’infermiera Barbara con agli altri soccorritori.
Anche Silvano quale ultimo atto di amore ti ha baciato praticando la respirazione artificiale.
Nulla è servito nemmeno la veloce corsa in elicottero all’ospedale di Siena.
In questa mesta circostanza sarebbero molte le cose che vorremmo ricordare di Te: il tuo sorriso, la tua grande ed innegabile capacità di Presidente del CAI, che ha portato una ventata nuova, una vera e propria primavera con la tua disponibilità, con le idee, con l’ascolto delle esigenze di tutti.
La tua è stata un’amicizia fatta di entusiasmo generoso, di grande disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione e di serietà.
Abbiamo avuto il grande privilegio di conoscerti e rispettarti, ricevendo la tua stima pienamente contraccambiata.
La notizia del tuo decesso ha originato in tutti noi soci e non, autentici sentimenti d’incredulità e sconforto, nonché tristezza e contrarietà per non averti più accanto a noi.
Sei, in breve, una grande perdita, difficile da accettare.
Ma l’amicizia non si perde: è spirito che non si cancella, che resta come arricchimento, che sedimenta nell’intimo e ci consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni.
L’amico si perde momentaneamente ma si ritrova nell’aldilà nella vita eterna.
Credo e sono sicuro che è stato così per tutte le persone che hanno avuto come me questo privilegio.
Siamo in tanti oggi sgomenti e sinceramente addolorati.
Ecco alcune delle tante cose per cui sei stata un grande personaggio!
Che Dio ti benedica e che la Madonna del Rocciamelone ti accolga come meriti.
Guarderai con occhi nuovi i cieli, i monti e tutti noi e se vedrai un socio faticare sulle strade della vita, che spesso sono più impervie dei sentieri di montagna, non lasciarlo solo: ha bisogno di Te e della tua preghiera.
Ti affidiamo perciò questo messaggio di speranza e invochiamo il Signore uniti a tutti i soci del CAI.
Tu dormi ormai, cara Aurora, ma il tuo sonno è vita, ce lo dice la Fede.
Un abbraccio fraterno a Silvano, ai figli Massimiliano e Valentina, alla nuora Raffaella ed agli amati nipoti Leonardo e Beatrice.
Ciao Amica mia, ciao Amica nostra.
Eligio
27 Giugno 2023