7 - 13 Settembre 2006
SETTIMANA D’ESCURSIONISMO DELLA SEZIONE C.A.I. DI SUSA SULLE
PALE DI SAN MARTINO
Un folto gruppo di soci C.A.I. dal 7 al 13 settembre ha trascorso una settimana nel massiccio dolomitico a cavallo fra le province di Trento e Belluno.
Le escursioni preventivamente programmate nei minimi particolari dai valenti organizzatori, si sono concentrate sulle pale di San Martino che
costituiscono il più importante massiccio dolomitico famoso in tutto il mondo per la straordinaria bellezza paesaggistica.
Si tratta di un ambiente naturale ricco di fascino, caratterizzato da guglie strapiombanti sulle verdeggianti vallate di Primiero e Vanoi, dove è possibile respirare una decisa atmosfera di alta montagna che ritempra la salute e rinvigorisce lo spirito.
Gli alpinisti hanno scalato le vette più importanti: i monti Rosetta, Granton, Mulaz e l’Altopiano delle Pale nonchè il monte Vezzana che costituisce la più imponente ed elevata cima del massiccio Dolomitico.
Ma i partecipanti non si sono solo limitati ad effettuare impegnative scalate, salire sulle vie ferrate, percorrere sentieri attrezzati e visitare i numerosi storici ed accoglienti rifugi; con la visita del famoso parco naturale di Panaveggio, ricco di suggestivi e secolari boschi a tutti noti come la foresta dei violini, per la qualità dei suoi abeti usati dai liutai di un tempo, i partecipanti hanno cosi potuto dedicarsi anche al turismo culturale.
Di questa affascinante vacanza inondata dal sole splendente, oltre alle vette incontaminate, rimarrà pure impresso lo squisito menu tipico abbondantemente innaffiato dai vini locali nonchè il buon umore e l’affiatamento che ha unito tutti i 36 partecipanti fino nel momento del ritorno a Susa, dove il cielo nuvoloso e la pioggia incombente hanno infranto l’incantesimo e fatto capire che era giunto il momento di riprendere gli impegni quotidiani.
Assunti infine i dovuti accordi per le restanti gite previste nel programma del 2006 e preso atto dell’invito del presidente Allemano ad intervenire sempre numerosi, dopo i tradizionali fraterni abbracci, ognuno è rientrato in buon ordine alla propria abitazione con la nostalgia nel cuore per l’indimenticabile vacanza.
Roberto Follis