Dal 25 Aprile al 4 Maggio 2014
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La sezione del CAI ha organizzato nel periodo fra il 25 aprile ed il 4 maggio, una vacanza nella splendida Sardegna, che può considerarsi la regione più visitata per la bellezza delle coste e delle montagne, nonché per il suo entroterra che
per una buona parte dei turisti è ancora tutta da scoprire.
Si tratta dell'isola dei nuraghi e di reperti archeologici giunti sino ai giorno nostri dalla preistoria, dove la straordinaria natura dei monti si integra con quella delle spiagge bagnate da un mare cristallino.
Ben 45 soci del sodalizio al seguito del presidente Emilio Reynaud , si sono nuovamente concessi una vacanza escursionistica nell'isola, che era già stata visitata nel 2013.
Come base ideale di soggiorno alberghiero è stata prescelta la città di Palau in Gallura di fronte all'arcipelago della Maddalena e successivamente Cala Gonone nel golfo di Orosei. Già dal primo giorno dopo lo sbarco a Porto Torres, è iniziata la prima gita del trekking di 7 giorni, stabilito dall'esperto direttore di escursioni Franco Marciacano, del CAI di Sassari. Si è trattato di una piacevole marcia all'Isola Rossa lungo lungo la costa nord dove l'impetuoso vento di maestrale ha modellato i massi granitici conferendo ai medesimi curiose forme di animali. Lungo il percorso è stato possibile ammirare scorci panoramici di rara bellezza ed estasiati di fronte alle calette Li Cossi e Li Tinnari considerate fra le più suggestive dell'isola.
Il giorno successivo, l'escursione si è svolta in un luogo stupendo definito Punta Falcone con la spiaggia di Porto Quadro, caratterizzata da una sabbia di colore dorato, la quale separa nettamente l'azzurro intenso del mare dal verde vivo della retrostante macchia mediterranea. La 3a tappa ha avuto inizio da D. Teresa di Gallura e si è conclusa a Capo Testa, località che si è conquistata un posto assai privilegiato fra i siti turistici, in quanto evoca la forza del ed al tempo stesso la duttilità dei fenomeni naturali; si tratta di un promontorio che si erge di fronte alle bianche scogliere della Corsica e che come una cattedrale con i suoi giganteschi pinnacoli dalle forme inconsuete e fortemente evocative, è situato a strapiombo sul sottostante tratto di mare fra i più suggestivi del mondo: le Bocche di Bonifacio. Dopo il trasferimento in pullman della Ditta Orsola nel nuovo Hotel di Cala Gonone, si è svolta la 4a tappa alla “Gola su Gorropu” che costituisce una forra fra le più profonde d'Europa. Il luogo ha tratto origine da un imponente fenomeno carsico formatosi da sommovimenti tettonici che, uniti all'azione erosiva delle acque, hanno creato alte pareti rocciose che superano i 400 metri di altezza. Si tratta di una singolare gola caratterizzata da numerose cavità e testimonianze delle ere geologiche, tale da essere considerata l'ambiente più selvaggio del Supramonte.
A Punta Corrasi, seconda montagna più elevata della Serdegna di m. 1463 nel massiccio del Gennargentu, si è svolta la 5a tappa. Dopo avere seguito un bellissimo percorso superando un dislivello di mt. 850, si è raggiunta la vetta più alta del massiccio calcareo, le cui pareti verticali, sovrastano il paese di Oliena.
Per la 6a escursione verso Cala Sisine e Cala Luna, si è reso necessario l'utilizzo del battello; prima di affrontare la tortuosa ed assolata mulattiera, c'è stata la visita alla “Grotta del Bue Marino”, alla base di una falesia situata al centro del golfo di Orosei. Si tratta di una caverna di origine carsica costituita da due rami che hanno uno sviluppo complessivo di 17 chilometri, dove la foca monaca aveva stabilito uno dei suoi più importanti rifugi.
La 7a escursione non poteva terminare senza visitare la Cala Goloritze, frequentata da molti rocciatori per la presenza di un magnifico monolito alto 144 mt. Sulla strada del ritorno prima dell'imbarco ad Olbia accompagnati dal socio CAI di Nuoro Claudio Secci, è stata effettuata una visita culturale al paese di Posada che sorge su un elevato sperone roccioso, il cui centro strorico si raccoglie attorno all'alta torre del Castello Giudicale. Dalla sommità della torre è stato possibile ammirare uno stupendo panorama che spazia a 360 gradi su un territorio ricco di agrumeti, fino al Gennargentu ed alla bianchissima spiaggia cui fa da sfondo l'azzurro del mare. Non poteva infine mancare una deliziosa pausa eno-gastronomica presso l'Agriturismo Punta Lizzu.
Indubbiamente si è trattato di una delle più belle vacanze organizzate dal CAI, grazie all'infaticabile impegno del Presidente Reynaud. I momenti e le immagine più suggestive sono state riprese da Claude Sambain che da molti anni partecipa alle gite del CAI segusino. Il presidente Emilio Reynaud ringrazia Franco Marciacano per la scelta dei suggestivi itinerari e la perfetta organizzazione logistica.
Roberto Follis.