Dal 12 al 19 Giugno 2015
Toscana, quasi per tutti, significa mare.
I 49 soci della Sezione del CAI di Susa si sono quest’anno ritagliati una parentesi per affacciarsi su una Toscana diversa che si svela nelle montagne e
nelle valli della lucchesia.
Una terra unica, dove le montagne nascondono mondi sotterranei e abbracciano un verde paesaggio dai tanti piccoli borghi arroccati dove storia e tradizione vivono ancora oggi.
Ogni stagione offre le occasioni più diverse per scoprire il territorio: i luoghi caratteristici e le diverse attività, le occasioni di vivere la sua storia, attraverso la visita ai monumenti, ai musei, alle fortificazioni, la gioia di gustare i suoi prodotti, apoteosi di profumi e di sapori senza tempo.
E’ una montagna che parte direttamente dal mare con balzi rocciosi simili a pareti dolomitiche.
Prima di arrivare alla nostra destinazione abbiamo visitato Fosdinovo nella bassa Val di Magra con il suo imponente castello, che raccoglie molte leggende e storie, come abbia ospitato Dante e che un fantasma di fanciulla castigata dai genitori per essersi innamorata di uno stalliere compaia nelle sue stanze oppure che una lussuriosa marchesa giustiziasse i suoi amanti facendoli cadere in una botola dopo l’amplesso.
Come base ideale è stata scelto l’albergo Belvedere al Passo dei Carpinelli (mt.842) dove si trova il santuario di Nostra Signora della Guardia di Argegna, dotato di tre navate, che conserva la statua della Madonna. Situata in una torre campanaria aperta sui due lati e poggiante su una piattaforma circolare è stata collocata la Campana Votiva degli Alpini, a ricordo delle Divisioni Alpine Cuneense, Julia, Tridentina, Taurinense, Alpi Graie e Pusteria.
Organizzata dai nostri amici soci del CAI di Castelnuovo di Garfagnana, la settimana di trekking ha subito alcuni adattamenti dovuti alle condizioni atmosferiche che hanno permesso in compenso di scoprire altre bellezze.
Con la prima escursione a Pania di Corfino abbiamo attraversato diversi ambienti naturali. Innalzandoci sulle falde della Pania, mentre cessano i campi, comincia a prevalere il querceto misto, rado e luminoso ed entriamo in un bosco che si fa via via composto da altissimi faggi e bagnato da un rivo perenne, raggiungendo una fresca fonte detta dell'Amore. Raggiunta la spettacolare sommità, il panorama si stende sulla Garfagnana intera, chiusa a S dalle Alpi Apuane.
Il prof. Silvano Gattiglio, originario di Novalesa, ci ha accolto il giorno successivo per farci conoscere la conca della Val Serenaia- Orto di Donna, delimitata dalle varie montagne che le fanno corona. L’esauriente illustrazione del geologo ci ha permesso di conoscere come la zona costituisca per la varietà del patrimonio geologico esistente, uno dei più importanti geositi delle Alpi Apuane, cioè un'area assai ricca di strutture geologiche e testimonianze caratteristiche della genesi e dell'evoluzione della catena apuana. La lavorazione del marmo, la sua commercializzazione e la gestione degli scarti sono stati alcuni dei punti trattati.
Nel pomeriggio ecco la fortezza delle Verrucole che sorge al centro dell'Alta Garfagnana, considerata la più importante tra le vestigia medievali. Tutta la storia dell'alta Garfagnana è passata fra le mura di questa Fortezza che, grazie alla sua posizione su un rilievo di circa 600 metri d'altezza, domina con una vista mozzafiato le Alpi Apuane, gli Appennini e gran parte del fondovalle. La sua origine è chiara nelle sue forme. La Rocca Tonda è anche il nucleo più antico, costituito da un massiccio mastio di forma ottagonale, all'interno vi erano le stanze del signore poste su due piani. Si notano ancora i resti delle cucine e di altri locali. Il mastio è dotato a sud di un recinto merlato che racchiude il cortile interno. Altre due cortine merlate partono verso nord e si adeguano perfettamente ai margini dello strapiombo che circonda il rilievo. Giovani in costumi d’epoca ripropongono le condizioni dell’insediamento umano, a partire dal XIII secolo.
Il giorno dopo visitiamo la Grotta del Vento, situata al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane, e tra le grotte più complete d’Europa, presentando una straordinaria varietà di fenomeni. Ha un dislivello complessivo è di circa 120 metri ed è lunga circa 4500. L'itinerario da noi seguito ci ha permesso di scendere 75 metri fino a raggiungere la parte più profonda della grotta. Comodi sentieri permettono di ammirare alla luce dei riflettori tutte le meraviglie del mondo sotterraneo: dalle stalattiti e stalagmiti vive e brillanti alle colate policrome, ai drappeggi d’alabastro, ai laghetti incrostati di cristalli, ai corsi d’acqua sotterranei e alle bizzarre forme d’erosione. Il vento è dovuto alla differenza di temperatura tra interno ed esterno: all'ingresso turistico è stata registrata una velocità superiore ai 40 km/h.
Pania della Croce. Con in suoi 1858 metri ed una grande croce che ne segna la vetta, la “Pietrapana” (come la chiamò Dante nel XXXIII canto dell’Inferno) è il monte più alto del settore meridionale delle Alpi Apuane. Ampio ed indimenticabile il panorama che da qui è possibile godere.
Altra tappa: passeggiata da Castiglione Garfagnana (paese fortificato, di recente eletto come uno dei “borghi più belli d’Italia”, la cui rocca era difesa da un’ampia cinta muraria) a Castelnuovo di Garfagnana, centro principale amministrativo e commerciale e cuore della Valle nonché retrovia della “linea gotica” durante l’ultima guerra. Da ricordare la Fortezza di Mont’Alfonso e la Torre dove soggiornò il poeta Ludovico Ariosto, in veste di Commissario per conto dei Duchi d’Este. Altri monumenti di notevole interesse sono il Duomo ed il Teatro Alfieri.
Ed ecco il Monte Sumbra (mt. 1764) una delle montagne più belle delle Apuane: con la sua massiccia mole domina il Lago di Vagli e, quando questo viene vuotato ogni dieci anni, riemerge l’antico abitato di Fabbriche di Careggine.
Piccola curiosità: a Capanne di Careggine è nato Marco Tardelli, famoso giocatore della Nazionale Italiana di calcio ed anche allenatore.
Ultima tappa nel viaggio di ritorno è stata Lucca.
Una visita guidata, attraverso la Porta di San Pietro, ci ha introdotti sulle mura medioevali, al, Palazzo del Governo, alla Cattedrale di San Giovanni con la tela dell’Ultima Cena del Tintoretto, il tempietto ottagonale del Volto Santo, al Museo con la statua di Ilaria Del Carretto, alla Chiesa di San Frediano nonché ai numerosi Palazzi rinascimentali alla Piazza Anfiteatro e alla casa natale di Giacomo Puccini.
Il CAI, nella persona del suo Presidente Emilio Reynaud, ringrazia tutti i soci del CAI di Castelnuovo di Garfagnana per la loro disponibilità e amicizia nonché tutti i partecipanti alla settimana verde per l’affiatamento dimostrato durante l’intero soggiorno.
Eligio Alasonatti